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Dal racconto del viaggiatore AL-ZUHURI, Kitab al-Dja’rafiyya     intorno al 1150

Croce Pisana… sulle rive del mare, si trova la città di Pisa, che è più importante di Genova. Essa è attraversata da un fiume chiamato “fiume di Pisa”, che discende dal monte Mandja, il quale è situato all’inizio del paese di Djilliqiya, verso nord. Su questo fiume c’è un grande ponte costruito su otto archi che una nave può attraversare a vele spiegate e sono muniti di battenti in legno rinforzati di ferro che si chiudono di notte e si aprono di giorno per paura dei vascelli dei musulmani. Tra la città e il mare vi è una distanza di due parasanghe. I suoi abitanti sono di una grande bravura in guerra e soprattutto abili marinai. Essi sono tra i migliori costruttori di mangani, torri e strumenti di fortificazioni; sono combattenti temibili sul mare, esperti nel lanciare la nafta. Sono gente perfida e nefasta, pieni di violenza e di malvagità. Essi abbondano di legno da costruzione ma lavorano anche il ferro, di cui fanno ogni sorta di armi di qualità, come le cotte di maglia, gli elmi e le lance. Presso di essi il cavaliere come la sua cavalcatura è così tanto coperto dalla sua corazza che non si vede più niente di lui. Sono anche dei mercanti, di terra e di mare, che vanno fino ai limiti della Siria, fino ad Alessandria e all’Egitto, alle estremità del Maghreb e in Al-Andalus. Da loro arrivano gli shayatin, questi navigli chiamati ghirban e qata’i’, che sono stati i primi ad utilizzare in mare. Da loro arrivano la trementina, il cuoio, lo zafferano e il cotone...

                       

 

 

 

 

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Il mio primo ringraziamento va all'Associazione Culturale Italia Medievale, ( ACIM ) con sede legale a Milano, che mi ha offerto di rappresentarla come Referente in terra di Toscana. Spero di essere all'altezza della fiducia in me riposta. Per il Medio Evo e per la diffusione della Cultura Medievale, metterò a disposizione tutte le mie risorse.  Pisa è una città ricca, con un incredibile passato, ma condannata da una sorta di " Sindrome della Meloria " a sonnecchiare eternamente ripiegata su se stessa. Della ricchezza e del desiderio di riportare in auge una vitalità culturale e civile, sono testimoni decine di associazioni, enti, privati, spesso, purtroppo, scollegati gli uni dagli altri. In fondo a questa pagina, ho collocato una serie di link ai siti che, con diverse peculiarità, possono offrire uno spaccato ancor lusinghiero di ciò che fummo e di quello che ancora, potremmo essere.

Non esiste una spiegazione razionale che renda ragione della nascita di una passione. Si ha e basta. Si coltiva, la si fa crescere, si ricavano in grandi tematiche nicchie d'interesse, personali, bizzarre, non condivise. Non importa, la passione ha la prerogativa di essere pura e non contaminabile dal pregiudizio e da rumore di fondo. Spesso la passione si sposa con il Elmo e paramani di Sir Cinquegranaportato culturale, interseca le esperienze della vita, i principi morali,  l'educazione. Per coltivare una passione non occorrono lauree specialistiche, titoli, crediti. Il lavoro serio, lo studio, l'applicazione, l'interesse e l'abnegazione, possono portare quello che calcisticamente si identifica " nell'amatore", a conseguire importanti soddisfazioni. Così la passione cresce silenziosa, si fortifica, da frutti. Negli ultimi anni la mia attenzione si è concentrata sulle costruzioni sacre, sui templi cristiani, sulle chiese. In ogni dove si sente parlare delle chiese, definite " libri di Pietra ". Ma quanti conoscono la grammatica necessaria per leggere tali libri e soprattutto, quanti conoscono le regole che il costruttore osservò per collocare tali opere, nella libreria del mondo? In rete si possono reperire milioni di foto, di  illustrazioni di chiese. E' rarissimo però incontrare uno studio di planimetrie, identificare l'orientamento del tempio, reperire note relative alla Latitudine e Longitudine del luogo in esame. Eppure, di tali informazioni, fece tesoro l'architetto medievale per orientare e progettare il proprio tempio. Il mio interesse è volto alla chiesa vista come opera scaturita dal lavoro, dal sacrificio di generazioni di scalpellini, muratori, carpentieri, artigiani di ogni sorta. Ma è forse nell'Architetto, nel Magister che si condensa  e poi sublima,  l'essenza di una scienza esatta, minuziosa.

Vediamo un esempio, non propriamente cittadino, ma che interessa un monumento fra i più suggestivi d'Italia e forse del Mondo,

l'Abbazia di San Galgano

...Cerchiamo quindi di capire quale furono i ragionamenti e le speculazioni teoriche compiute al momento del concepimento dell’opera. L’architetto aveva a disposizione una discreta serie di opzioni e paradigmi ai quali ispirarsi, ma è risultato chiaro da subito che progettò l’abbazia utilizzando i rapporti metrici dettati dalla Coudèè, realizzando una chiesa equinoziale. Col termine Coudèe di chiara origine francese, si identifica la misura del “Cubito Reale del luogo”. E’ chiaro quindi che la misura della Coudèe, non è assoluta, ma varia al variare del luogo e più precisamente è funzione trigonometrica della latitudine.  A  San Galgano (come in qualsiasi altro luogo) i raggi del sole osservati alla stessa ora in periodi diversi dell’anno, sono incidenti con angolazioni diverse e producono incontrando un’asta verticale, ombre di misure diverse. Nel compiere questo tipo di indagini, è indispensabile standardizzare il più possibile il processo di misura, quindi immaginiamo di usare un’asta lunga un metro e ipotizziamo di collocarla in posizione perfettamente verticale. Stabiliamo un giorno dell’anno, per esempio il giorno dell’equinozio di primavera e fissiamo anche l’ora alla quale compiere la misura, per esempio mezzogiorno, o meglio quando il sole è all’apice della sua traiettoria in cielo. L’asta produce un’ombra in funzione dell’apparente angolazione dei raggi solari, angolo che chiamiamo alpha. Se incliniamo l’asta in direzione del sole, fino a far sì che sia perfettamente parallela coi raggi solari, noteremo che l’ombra si riduce fino a scomparire del tutto. 

  

 

 

 

 

 

 

                           

 

 

Sergio e Nicola misurano la CoudèeQuando l’ombra è praticamente nulla ovvero quando i raggi colpiscono l’asta alla sua sommità, la misura che va dall’apice dell’asta al suolo rappresenta la Coudèe. Dal momento che abbiamo utilizzato un’asta di dimensioni unitarie, possiamo affermate che la dimensione della Coudèe è funzione dell’angolo alpha e più precisamente sen alpha. E’ pur vero, (e oggi abbiamo gli strumenti per compiere questi calcoli con estrema precisione) che il giorno dell’equinozio l’angolo alpha misurato a mezzogiorno, è il complementare dell’angolo che identifica la latitudine. In poche parole, quando il carro del sole è al suo apice nel cielo, il giorno in cui le ore di luce di buio si equivalgono, l’angolo alpha sommato ai gradi di latitudine darà un risultato di 90°. La conseguenza immediata è che ai nostri giorni per trovare la Coudèe del luogo che ci interessa, è sufficiente determinare il coseno di 90 - alpha, ossia il coseno della latitudine. Ho verificato personalmente questa teoria il giorno dell’equinozio di primavera dell’anno 2004. Nonostante un sole presente solo a tratti alle 12 e 32 minuti, (alba  alle ore 06.32’) momento di massima altezza del sole nella volta celeste, è stato effettuato il rilievo ottenendo un valore medio di 72 centimetri, ovvero la centesima parte della misura della navata. Se riflettiamo bene e ci immaginiamo nei panni dell’architetto oltre 800 anni fa, ci rendiamo conto che in fondo si tratta di una tecnica di semplicissima realizzazione, che presuppone però una elevata conoscenza di astronomia, matematica e trigonometria. Soprattutto presuppone che si padroneggi il concetto di una terra sferica ed inclinata rispetto all’equatore celeste!  Osserviamo ora per un attimo la planimetria della chiesa e le relative misure metriche.

Possiamo notare che una linea ideale divide all'altezza dei transetti la chiesa in due, una di metri 27.5 l'altra di 44.5 metri.

Il rapporto tra la misura della navata fino ai transetti, con la porzione restante è pari a

44.5/27.5 =1.618 ovvero il valore di F, il numero di Fidia o numero d'oro.

Analogo discorso vale per il rapporto tra la larghezza dei transetti e quella del corpo della navata. Il risultato è sempre 1.618.

 

Un cenno alla distanza tra l'intercolumnio. Risulta essere 6.3 metri ovvero la milionesima parte della dimensione del raggio terrestre....                 Da dove discendevano tali conoscenze?... ...

 

Questo brevissimo estratto è tratto da

 

Siena e San Galgano

 "Siena e San Galgano Percorsi Magici fra Arte Mito e Scienza" di Morena Poltronieri, Sergio Costanzo e Nicola Menicacci, pag. 160 Edizioni Hermatena  (BO), 2004, ISBN 88-88437-24-X

Nel volume oltre ad una esaustiva analisi condotta sull'Abbazia,  se ne ritrova un'altra realizzata sulla Rotonda di Montesiepi, quella della famosa Spada nella Roccia.

                                   

Per leggere un resoconto della seduta di rilievi, consultare il sito di  Nicola Menicacci

Analoghi studi sono stati effettuati su varie altre chiese medievali italiane e straniere, su moschee nonché su planimetrie di antiche basiliche protocristiane

   Basilica Ulpia                                            Cattedrale di  Reims                            Crak Cavalieri ( Siria )

   Basilica di San Pietro                                 Cattedrale di Chartres                         San Simeone ( Siria )

   Basilica di Santa Maria Maggiore                Spira ( Germania )                              Moschea di Damasco ( Siria )

   Cappella Palatina Aquisgrana                     Treviri  ( Germania )                            Santa Sofia (Istambul ) 

   Duomo Milano                                          Sant'Apollinare                                    Temple Church Londra

   San Michele Pavia                                     Sant'Antimo                                        Fromista ( Spagna )

    A Pisa

Studi, sul dimensionamento, l'orientazione e i rapporti metrici tra le varie parti componenti i templi, nonché gli alzati, sono    stati effettuati  per la

                                                                                  

                 Pieve di San Casciano ( Cascina )                                         Chiesa di San Michele degli Scalzi

                                                                                          

                       Basilica di San Piero                                                                 Chiesa Cattedrale

                                                                                            

            Eremo della Spelonca ( Monti Pisani )                                                San Marco di Rigoli

                                                                                              

                                Pappiana                                   San Giorgio in Ponte ( chiesa inglobata nel palazzo Arcivescovile )

 

I dati relativi a tali esperienze,

non sono al momento disponibili in rete perchè in attesa di pubblicazione a mezzo stampa.

 

NOTA BENE

Per affrontare in modo coerente e compiuto, lo studio dell'orientamento e del dimensionamento di una costruzione sacra, è indispensabile confrontarsi quantomeno con studi di carattere matematico, astronomico e ovviamente storico.

Per chi volesse tentare di approfondire tali argomenti, consiglio decisamente di frequentare e studiare quantomeno

i contenuti e le applicazioni di questi tre siti

                                                                          

                  Navigazione Astronomica                    Archeoastronomia                                 Nautico Artiglio

Visita

http://medievale.splinder.com                      Quotidiano di informazione Medievale

http://italiamedievale.splinder.com               Blog a più mani su temi Medievali

http://medioevo.leonardo.it/blog                  Libri ! Tutte le uscite editoriali inerenti il Medio Evo

http://www.stilepisano.it                             Orgoglio e cultura Pisana.  Immensa raccolta di Antichi Documenti e non solo !

http://www.gruppiarcheologici.org/pisa        Il sito del Gruppo Archeologico Pisano

 

http://www.brynmawr.edu/Acads/Cities/wld/wcapts1.html        Imponente raccolta di planimetrie di templi di ogni

                                                                                            epoca e  latitudine. Indispensabile !

 e anche

http://www.societastoricapisana.it

http://www.humnet.unipi.it/medievistica

http://www.opapisa.it

http://www.navigationdusavoir.net/PortalPisa/PortalPisa/italiano/index.html

http://www.comunitaebraicapisa.it

http://www.comune.pisa.it/doc/etn/ent_it/pisa1.htm

http://www.comune.pisa.it/gr-archeologico/terzanaia/index.html

http://www.torredipisa.com

http://www.ilportalesardo.it/monumenti/index.htm

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