Diciamo che le ho provate di tutte, talvolta con scarsissimi risultati, talaltra ottenendo più gratificazioni, ma la pratica sportiva ha sempre rappresentato per me un canale attraverso il quale socializzare, conoscere, solidarizzare e, in definitiva, vivere.
Questa è un’epoca dove tutto è fruibile e possibile (magari a caro prezzo), per cui palestre, piscine, centri sportivi sono entrate nel nostro habitus mentale. Ma c’è stato un tempo, nemmeno lontano, in cui per fare sport o comunque per giocare e incontrare altri bambini era sufficiente correre per le strade (con le ginocchia sbucciate), o infangarsi nei campetti improvvisati in periferia. Lo sport a cavallo fra gli anni ’60 e i ’70 ha rappresentato, come e più di oggi, una via, una scappatoia anche a malevoli richiami di strade più semplici (ma molto più infide), verso il divertimento.
E così, crescendo, da calciatore in erba (o in fango) come tutti quelli della mia generazione, ho avuto la fortuna ed il privilegio di poter dirottare le mie attenzioni su altre discipline, di praticare molti altri sport, di aprire la mia mente verso orizzonti distanti e talvolta irraggiungibili, sognare. Studio e applicazione fino a diventare Istruttore Federale di Atletica Leggera. Nel tempo, il ruolo di dirigente sportivo, si è sovrapposto a quello dell’ “atleta” e ho avuto modo di operare anche dalla parte dell’organizzazione societaria con ruoli di allenatore, istruttore o manager, contribuendo a far crescere, secondo i dettami dello sport, ragazzi e ragazze di ogni età e censo, compresi i miei figli…
Oggi, mi pregio di poter collaborare con altri utopici sognatori e,
sono fondatore e dirigente di PISA ROAD RUNNERS 1063AD
sono project manager di molte gare, fra tutte MARATONA DI PISA
ho insegnato arrampicata sportiva EQUILIBRI PRECARI e al SOTTOSOPRA CLIMBING HOUSE
sono consigliere di GINNASTICA CASCINA